Il Cimitero Acattolico di Roma: una gemma di storia e cultura a Testaccio
A pochi passi dalla Garbatella, nel cuore del Rione Testaccio è possibile visitare uno dei cimiteri più antichi d’Europa, che dal lontano 1716 conservale spoglie di poeti e artisti italiani e stranieri di epoche più o meno recenti.
Conosciuto anche come “cimitero degli inglesi”, fu papa Clemente XI che concesse il nulla osta alla sua costruzione. La motivazione principale era essenzialmente una: le leggi della Chiesa vigenti in quel periodo proibivano la sepoltura delle persone non cattoliche all’interno delle chiese o in terreni consacrati. Per tale ragione il papa concesse ad alcuni membri della famiglia Stuart, in esilio dall’Inghilterra, di essere sepolti in questo luogo, all’epoca lontano dal centro culturale e sociale dell’Urbe.
Da allora in poi fu tutte le persone acattoliche (protestanti, artisti, atei…) che risiedevano a Roma vennero sepolte in questo luogo destinato con il passare degli anni, a numerosi ampliamenti, fino ad arrivare alle quattromila lapidi monumentali presenti. Oggi inglesi e americani, islamici e musulmani, russi e orientali riposano all’ombra della Piramide Cestia, in questo luogo di pace e di bellezza.
Artisti, Poeti e Figure Storiche: Le Tombe Iconiche del Cimitero Acattolico
Tra i luoghi del ricordo più frequentati che attendono i visitatori che oltrepassano il portale in stile neo-gotico ci sono quella dei poeti inglesi Keats e Shelley, del politico italiano Gramsci, degli scrittori Gadda e Camilleri e dell’indimenticabile e indimenticato attore romano Gigi Proietti. Meritevoli di essere visitate sono anche le statue che sono disseminate nel cimitero e che è possibile apprezzare lungo il percorso: colpisce in particolar modo l’“Angelo del Dolore”, la tomba del celebre scultore William Wetmore Story, qui sepolto insieme alla moglie e al figlio. L’opera venne costruita proprio dallo stesso artista poco prima della sua morte, in memoria dei suoi cari e raffigura un angelo piangente steso sul sepolcro.
Altrettanto conosciute sono le due stele che si ergono nella parte antica del cimitero; la prima, quella con la lira e senza alcuna epigrafe, è del poeta inglese John Keats mentre la seconda è dell’amico pittore Joseph Severn.
Il cimitero acattolico dunque è un luogo in cui la memoria, la riflessione e la tranquillità, trovano il loro luogo ideale. Qui la natura e l’arte si fondono tra loro, creando un’atmosfera unica, carica di emozione e pathos.
Se vuoi soggiornare nel quartiere della Garbatella e concederti una passeggiata lontano dai rumori e dalla folla, il Cimitero Acattolico è la tua meta ideale.
Photo credits: marioalagoas on Tripadvisor