Garbatella: il quartiere romano preferito dal Cinema e dalla Letteratura
Con il suo secolo (+3 anni) portato con la leggiadria di una giovane “garbata” ragazza romana, la Garbatella mantiene inalterata la sua essenza originaria, portata avanti decennio dopo decennio con orgoglio dai suoi abitanti.
Negli ultimi anni si sta sviluppando un turismo cinematografico e letterario che si sta diffondendo nei principali rioni della città. Decine di appassionati che vanno alla ricerca delle location dei loro film e libri preferiti, girando di quartiere in quartiere.
Il libro di Gianni Rivolta “Garbatella tra storia e leggenda”, giunto alla sua quarta edizione, descrive proprio questi luoghi attraverso racconti, itinerari, reperti storici, fotografie e curiosità.
Un nuovo Itinerario Letterario-Cinematografico
L’opera di Rivolta, ampliata rispetto all’edizione pubblicata nel 2010, presenta un nuovo percorso letterario-cinematografico, inedito rispetto a quelli descritti nella prima edizione.
Il nuovo itinerario descritto da Gianni Rivolta inizia dagli edifici Icp di piazza Michele da Carbonara per arrivare a via Brollo, dove ancora oggi si vede la celebre scritta super instagrammata “Vota Garibaldi” presente nel quartiere dal 1948.
Garbatella: Location Cinematografiche e Letterarie celebri
Nel libro emerge come la Garbatella sia stata da sempre meta prediletta di registi, attori, scrittori. Ne sono un esempio lampante le recenti serie TV dei Cesaroni e di Romanzo Criminale, ambientate tra i lotti del quartiere di Roma sud. Nanni Moretti con il suo “Caro Diario” del 1993, Luciano Emmer sono tra i registi che hanno scelto di girare tra i vicoli della Garbatella, mentre è sempre qui che scrittori del calibro di Pier Paolo Pasolini, e Primo Levi hanno narrato alcune loro opere.
Alberto Sordi e la sua vita alla Garbatella
Sempre tra i lotti Icp di via Vettor Fausto ha abitato fino alla adolescenza, insieme alla sorella Savina insegnante di religione, il celebre Alberto Sordi. Anche lui, come ci spiega proprio Rivolta, “frequentava come tanti pischelli l’oratorio, all’epoca governato da padre Alessandro detto padre Balena”.
Un quartiere dunque, che attraverso le esperienze dirette o indirette di personaggi più o meno noti nel panorama letterario e cinematografico italiano, non smette mai di raccontare di sé alle vecchie e nuove generazioni che vivono la Garbatella con lo stesso affetto dei primi anni dalla sua fondazione.